Maggio 2022
La difficoltà nel trattenere la forma voluta, lo costringeva a riprovare infinite volte finché, stremato, nelle notti d’inverno, si lasciava cadere sul tavolo. Nel silenzio del buio, illuminato a tratti da raggi di luce, spesso si spaventava perché nelle bolle danzavano volti ed occhi deformati, quasi a deriderlo. Alzava di scatto la testa preoccupato, guardandosi attorno. Nessuno!
Non era altro che il riflesso di se stesso che gli faceva compagnia.
Ottobre 2021
Giugno 2021
L’Associazione Eumeswil lo inaugura, presentando il libro “Risonanza” con il video, condotto da Antonella Tommaselli: “Giovanni Fanetti, foto-fotografo, un senso alla vita” con Maria Cristina Galletti e Jacopo Chiostri (giornalista per La Nazione, Il Sole 24 Ore, Avvenire e scrittore), che guiderà la sequenza delle immagini e ci farà comprendere l’importanza delle arti visive, nel corso della sua narrazione da esperto di arte com’è! Molteplici le ragioni per presentarvi il video in questione! (link: https://youtu.be/3N1z2Xtm7JI)
Maria Cristina Galletti è stata compagna di una vita di Giovanni Fanetti. Loro due ricordano la sfera che era stata divisa ed insieme si è ricomposta, trovando unità di intenti. Giovanni Fanetti, artista inconsueto, libero pensatore, astratto dal mondo dei terrestri, ha esplorato spazi e mondi ignoti ai più, parendo talvolta schivo, a volte burbero con chi non comprendeva o era aperto alla sua arte. Cristina, invece, terrena, ha lasciato libertà di espressione a Giovanni, ha incentivato la Sua ricerca ed ha reso la Sua propria presenza necessaria per assolvere le esigenze dettate dalla quotidianità. Lei arricchita da Lui, Lui sostenuto da Lei. Al momento della scomparsa di Giovanni, Cristina non si è persa d’animo ed ha ricomposto la sfera in se stessa, nel suo mondo interiore, da sola, mantenendo vivo il ricordo di lui per fare in modo che non venga a cancellarsi col tempo, ma divenga scuola, tecnica per alcuni, piacere estetico per altri. Ci viene in mente, pertanto, una spirale in crescendo, un simbolo fra i più fecondi ed importanti.
Inoltre, ci sembra bello pensare a Cristina non come ad una donna in competizione, in rivalità col proprio amato, ma che ha saputo intelligentemente accogliere, custodire, curare la sua arte ed ora volta a passare ad altri il loro senso della vita. Ha pertanto sviluppato le caratteristiche prettamente femminili in modo semplice e spontaneo. Buona visione! Antonella Tommaselli, Associazione Eumeswil.
Febbraio 2021
Renzo Margonari (grande artista pittore e critico d’arte, stimato in tutto il mondo), inventa per Giovanni Fanetti la dizione “Foto-fotografo”, cioè colui che è capace di fotografare l’invisibile e di coinvolgere emotivamente l’osservatore fino a condurlo nel proprio mondo interiore.
La fotofotografia Metafora dei sentimenti
Fotografare l’invisibile. Indurre nell’osservatore uno specifico sentimento o uno stato d’animo capace di condurlo nel proprio mondo interiore.
“Fotografare la fotografia significa fotografare qualcosa che esiste, ma ancora non ha avuto modo di manifestarsi. È la capacità di aiutarla ad uscire, anche in modo minimale, dallo stato latente. L’intuizione serve a far emergere quello che non si vede, che è nascosto e latente nelle situazioni, dietro altre cose. L’intuizione e il caso intelligente servono per far emergere dal nulla, un’esistenza che può cambiare le cose e il nostro modo di vedere”. (Valerio Dehò)
Autunno 2020
RISONANZA, segni del tuo passaggio, omaggio a Giovanni Fanetti, biografia illustrata a colori, editore Firenze Libri, autore Maria Cristina Galletti